RELAZIONE ANNUALE INAIL 2020. INFORTUNI SUL LAVORO: LA SICUREZZA E’ ANCORA INSUFFICIENTE!

 

L' andamento infortunistico sul lavoro nell’anno della pandemia da Covid-19 ha segnato un incremento record del 27,6% rispetto al 2019, con ben 1538 casi mortali (ma il dato deriva soprattutto dai decessi causati dal Coronavirus, che rappresentano oltre un terzo del totale delle morti segnalate all’Istituto).

Alla origini di questo dato allarmante, c'è sicuramente quello per cui l' 86% delle 7.486 imprese controllate dagli ispettori dell’INAIL durante lo scorso anno sono risultate non in regola, per quanto riguarda la protezione della sicurezza sul luogo di lavoro, ma anche per quanto riguarda la contrattualistica.

“Non è sufficiente indignarsi ma occorre agire”, commenta così il Presidente Bettoni. Le iniziative già messe a punto si sono rivelate abbastanza proficue, ma bisogna fare di più, considerando che il bilancio parziale dello stesso Istituto del primo quadrimestre di questo anno conta già 306 morti sul lavoro.

Bisogna puntare ancora sulla necessità del rispetto delle norme, sul rafforzamento dei controlli, sul coinvolgimento degli attori della prevenzione.

Un impegno forte e deciso da parte di tutti è adesso più che mai richiesto, per poter ottemperare alla realizzazione di un vero e proprio ‘patto per la sicurezza’ tra istituzioni e parti sociali, attraverso certamente la promozione di una maggiore sensibilizzazione sulle tematiche "calde" da parte di lavoratori e imprese, nonchè attraverso il potenziamento di formazione e informazione, per poter promuovere, a 360 gradi, una vera e propria "cultura della sicurezza".

Qui il documento completo:

https://www.inail.it/cs/internet/comunicazione/pubblicazioni/rapporti-e-relazioni-inail/relazione-annuale-anno-2020.html

I commenti sono chiusi