AUTOTRASPORTO MERCI E INCIDENTI STRADALI: IL PUNTO DELL’ INAIL E L’ IMPORTANZA DI UNA CULTURA DELLA SICUREZZA

In una recente intervista, il Presidente dell’ INAIL Franco Bettoni si è soffermato sui contenuti della Relazione annuale 2020 INAIL, di cui già avevamo trattato precedentemente, nonché sul peculiare tema della salute e sicurezza nel settore dell’autotrasporto.

Lo scorso anno sarà ricordato come l’anno della pandemia”, ha affermato Bettoni. Ne consegue dunque che anche l’andamento infortunistico ne è stato influenzato, sia dalla riduzione delle attività produttive e dal ricorso allo smart working, che conseguentemente, dalle limitazioni alla circolazione stradale e dall’esposizione al rischio per gli eventi ‘tradizionali’ e ‘in itinere’, a causa del lockdown.

AUTOTRASPORTO MERCI E INCIDENTI STRADALI: IL PUNTO DELLA SITUAZIONE

Minor numero, certo, di incidenti stradali nel 2020 rispetto agli anni precedenti, ma impossibile non sottolineare come questa tipologia di eventi sia ancora molto, troppo frequente. Prova ne è che il settore del trasporto e magazzinaggio continua ad essere, tutt’ oggi, uno dei più rischiosi, con numerose denunce di infortunio che si susseguono, inesorabili, anche in questa prima metà del 2021.

Bettoni d’ altronde, ricorda come tutti gli incidenti che accadono agli autotrasportatori sono da considerare, a tutti gli effetti, infortuni sul lavoro, rientrando nella casistica di quelli avvenuti in occasione di lavoro con mezzo di trasporto coinvolto. Ecco che la tutela della salute e sicurezza nel settore, si configura, oggi più che mai, come un tema delicato e complesso, laddove l’ ambito, certamente caratterizzato da un’elevata incidentalità, riguarda anche una particolare categoria di lavoratori che troppo spesso sottostima i rischi specifici a cui è esposta.

Ricordiamo ad esempio, in aggiunta a quelli strettamente correlati alla circolazione stradale: l’ esposizione alle vibrazioni e al rumore, la postura per lungo tempo seduta, la movimentazione manuale di carichi, il contatto con sostanze pericolose oppure l’inalazione di vapori e fumi nocivi, ma anche la frequente e fisiologica stanchezza fisica a cui è possibile andare incontro, la riduzione delle capacità di attenzione con l’invecchiamento, un lavoro non particolarmente dinamico ma bensì ripetitivo e monotono.

Non solo quindi la categoria tende certamente a sottovalutare i fattori di rischi, ma va rilevato che non riceve, tantomeno, una adeguata formazione per gestirli, padroneggiarli e dunque per evitare, nel concreto, incidenti ed infortuni stradali.

Ecco che il tema della formazione assume ancora una volta un’ importanza cruciale.

INCIDENTI STRADALI E INFORTUNI SUL LAVORO: LA FORMAZIONE E LA CULTURA DELLA SICUREZZA

INAIL ha certamente pensato ad una serie di iniziative che, ci auguriamo, possano far fronte alla problematica: una campagna nazionale di informazione, realizzata di concerto con le strutture ministeriali, rivolta alla promozione di una vera e propria cultura della sicurezza stradale e alla prevenzione degli incidenti stradali; nonché la programmazione di percorsi formativi “non obbligatori”, volti a favorire un’azione di prevenzione per la diminuzione degli infortuni sul lavoro collegati al settore dell’autotrasporto merci.

Dalla nostra parte, tuttavia, anche noi di UNAPRI siamo ben consapevoli del problema della “ guida sicura” e ci siamo proposti di fare la nostra parte, con la realizzazione di due eventi formativi, rivolti certamente a tutte le categorie, e più in particolare a tutti quegli operatori che devono, per lavoro, condurre un veicolo a motore.

Sì, perché il tema della guida sicura e la cultura della sicurezza stradale ci riguarda tutti: un’ azione congiunta per aumentare la consapevolezza sulla problematica, la padronanza del veicolo ed invertire, in concreto, l’ ancora tristemente noto andamento infortunistico avverso.

Per saperne di più:

“GUIDA DIFENSIVA”: APPLICARNE I PRINCIPI PER COMPRENDERE IL “RISCHIO STRADALE”

LA GESTIONE DEL ”RISCHIO STRADALE“ ATTRAVERSO L’ADOZIONE DI MODELLI ORGANIZZATIVI E I PRINCIPI DELLA “GUIDA DIFENSIVA”

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